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Pavimento antibatterico senza rinunciare al design: pro e contro

Immagine del redattore: Design&Co.Design&Co.

Pavimenti e rivestimenti in resina o microcemento, sono una soluzione vincente per chi desidera un pavimento personalizzato senza la necessità di particolari manutenzioni.

Scopriamo assieme quali sono i vantaggi e le caratteristiche di questi materiali:

IGIENICO E FACILE DA PULIRE

I pavimenti in resina sono superfici monolitiche: prive di fughe. Sono impermeabili e idrorepellenti, questo li rende facili da pulire e si ottiene un'igiene superiore rispetto ad altre superfici. I pavimenti in resina hanno un'ottima protezione contro: umidità, agenti batterici e muffe.

ALTAMENTE PERSONALIZZABILE

Ogni pavimento in resina è unico, perchè creato artigianalmente; è una superficie continua, liscia e calda al tatto. La scelta dei colori è illimitata, perchè li creiamo noi: mescolando tra loro terre naturali colorate. Ogni cliente ha il suo campione personalizzato e la sua formula colore. Si possono ottenere diversi effetti estetici: materico, monocromatico e spatolato.

RESISTENTE

Il materiale è testato per avere un'alta resistenza meccanica, agli agenti chimici e all'usura. I pavimenti e i rivestimenti in resina resistono a lungo alle sollecitazioni, sia chimiche (antimacchia) che fisiche, questo li rende resistenti nel tempo, ma non indistruttibili.

ADATTI NELLE RISTRUTTURAZIONI

Le resine sono <b>sovrapponibili ai rivestimenti esistenti, questo comporta un risparmio di tempo e di denaro evitando la demolizione e lo smaltimento delle superfici esistenti. Inoltre si evita la diffusione di polveri sottili che restano nell'ambiente durante lo smantellamento e che poi si respirano.

CON IL RISCALDAMENTO A PAVIMENTO

L'alta conducibilità al calore e il basso spessore 4/5 mm rendono le nostre superfici particolarmente adatte negli ambienti con riscaldamento radiante, sia per la resa del calore, che come qualità del riscaldamento stesso; è un materiale elastico, pertanto non crea fessurazioni. In questo caso è consigliata la resina anzichè il microcemento.

Decidere di posare un pavimento in resina non significa scegliere una soluzione "pronta all'uso" come possono essere: ceramiche, laminati, mosaici ecc., bensì un percorso progettuale, studiato con la committenza, dove le campionature vengono prodotte ad hoc sia per le colorazioni che per il tipo di lavorazione, è uno dei pochi lavori che rimane ancora interamente artigianale.


Microcemento: pro e contro per una casa effetto industrial


Lo stile brutalista riscopre la bellezza dell'imperfetto, anche negli interni più raffinati. Per superfici ad alto valore decorativo, da posare a regola d’arte

Finitura in cemento, cemento resina sono due diversi modi per indicare il microcemento che, come tutti i materiali, ha dei pro e dei contro, comprende una famiglia di superfici continue di ispirazione industriale, in origine usate per i pavimenti di garage e spazi di lavoro e oggi molto apprezzate da architetti e interior decorator che le utilizzano nei progetti abitativi più vari. Applicando questa miscela versatile sia sui pavimenti indoor e outdoor, che su superfici più ornamentali, a rivestire camini, vasche da bagno e persino testiere del letto (come nella foto qui sotto), declinata in diverse varianti cromatiche.

Per sua natura, questa soluzione – oggi largamente usata anche per piani di lavoro di cucine, arredi e box doccia – si apprezza anche se risulta imperfetta e non del tutto omogenea. Il microcemento rientra nel filone estetico che predilige un effetto apparentemente “non finito” e risponde al concetto di total look che permette di uniformare la ‘scatola’ architettonica degli spazi domestici. Questo grazie alla sua lavorabilità e l’estrema adesione al supporto su cui viene applicato.

Microcemento, vantaggi

Tra i pregi di questo materiale c’è sicuramente la varietà cromatica e di texture. Oltre ai classici grigio industrial, grafite e greige (un ibrido di grigio e beige), la palette del microcemento contempla infatti molti altri colori. Le superfici sono altamente personalizzabili nelle tinte e negli effetti, e sono disponibili in un’ampia gamma di proposte decorative, come il metallizzato. Si può così realizzare un pavimento con il tipico effetto cemento grezzo, ma anche effetto legno, a scelta tra satinato o lucido. Essendo applicato in modo artigianale, può essere personalizzato nelle sfumature e nell’intensità anche poco prima della posa.

Seconda solo in ordine di elencazione, la praticità. Il microcemento assicura facilità di pulizia (la superficie continua, senza fughe e giunzioni, si igienizza con una spugna), impermeabilità e resistenza all’usura. L’unica manutenzione indispensabile per mantenerlo in perfetto stato consiste nell’applicazione di un velo di cera opaca o lucida, una o al massimo due volte l’anno. Per il resto, è sufficiente una normale pulizia con prodotti detergenti comuni a PH neutro.

Grazie allo spessore ridotto a 2-3 mm, permette di rinnovare velocemente un pavimento o una parete. Si posa direttamente sulla superficie esistente (anche in ceramica o legno) e non richiede interventi di limatura su porte e portefinestre.

Difetti del microcemento

Per la posa in opera è consigliato affidarsi a professionisti, valutando la composizione del materiale a seconda delle proprie esigenze ed evitando rischiose applicazioni fai da te. Il microcemento a base solo cementizia ha un effetto materico ed più simile al béton brut, caro a Le Corbusier. A seconda di come viene ‘confezionato’ presenta una minore o maggiore resistenza all’usura. È quindi consigliabile scegliere il materiale valutando la scheda tecnica del prodotto con attenzione al tema usura se lo si usa in un ufficio o in un negozio sottoposti a grande traffico, dove spesso è preferibile stendere una resina industrial e del cemento classico.

La variante in cemento resina include – come dice la parola della resina a base epossidica – risulta leggermente lucida e, con il passare del tempo, può ingiallire. Anche se, dopo una costante esposizione alla luce del sole, sono comunque possibili leggeri viraggi di colore, che non possono considerarsi difetti.

Per pavimenti di grandi metrature è necessario realizzare un giunto di dilatazione che renda stabile la superficie di calpestio. Se la posa non è eseguita in modo corretto possono prodursi microfessurazioni sul pavimento. In tal caso, a meno che il danno non sia minimo, non è possibile intervenire localmente e sarà necessaria una nuova posatura completa. Se usato per il top della cucina, è bene fare attenzione a olio, vino, aceto, caffè che vanno eliminati velocemente dalla superficie prima che possano penetrare in profondità.

Ultima voce da considerare, il prezzo, leggermente superiore alla media dei comuni rivestimenti con le piastrelle: oltre il costo del materiale, va infatti valutata anche la posa in opera, che tiene conto di variabili quali la base di applicazione più o meno regolare, la qualità del prodotto e la competenza del professionista.


Fonte:Living Corriere della Sera

a cura di: Barbara Gerosa


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